mercoledì 13 marzo 2013

Gli arnesi: la conca

Girando nelle campagne ciociare, poste come porta ombrelli ,poste sulle credenze come porta fiori o come vero e proprio oggetto d'arredo, troverete una conca di rame. Imponente casseruola stretta in vita, con due eleganti manici,  fatta interamente in rame, che le donne usavano una volta per portare l'acqua dal fontanile a casa.

Proprio le donne hanno un attaccamento maniacale a questo arnese: perché lo ponevano sopra la propria testa, con dei strofinacci arrotolati a modo di ciambella, portando così fino a 10 litri d'acqua. Quell'arnese, incubo delle loro schiene, è oggi per loro simbolo della fatica fatta, e proprio per la grande mole di lavoro che hanno condiviso ne sono particolarmente legate.

La conca di rame è un notevole prezzo pregiato dei mercatini: il loro prezzo (per la conca classica di 27/33 cm) non è mai più bassodei 150€ e se in buone condizioni può raggiungere anche i 300€. Ma se proverete ad acquistarlo da quelle donne che l'hanno usata, la loro conca non avrà prezzo.
E' un manufatto in rame, senza saldature e fusioni, non è uno stampo ne una colata: è intermanente ricavato da un blocco di rame battuto con il martello, fino ad ottenere la forma classica. Un ramaio (mestiere quasi  estinto, anche se qualcuno ancora le produce) ci impiegava quasi 2 giorni interi per crearla.
E' un oggetto simbolo perchè era in ogni casa, e senza di lei non si aveva acqua. Facile pensare oggi che non sia utile avendo l'acqua corrente a casa, ma pensate se tutta l'acqua usata in un giorno bisognava trasportarla sulla propria testa da un fontanile fino alla propria abitazione. Una conca la mattina per lavarsi...una pranzo per cucinare e lavare i piatti...una la sera per cenare e di nuovo lavarsi!
A volte su di esse si trovano anche dei disegni, sempre scolpiti, maioliche ma anche sequenze e gigli nei quali i ramai a discrezione  si dilettavano e si improvvisavano artisti.
Inseparabile arnese accompagnato è "i maner" il coppino, il mestolo usato per prendere l'acqua da essa. Anche questo realizzato dai ramai a mano in rame, composto da un manico che gli veniva fuso e chiodato.

Quindi se vedete questa antica tina in qualche cantina o cucinino dei vostri genitori o nonni riportatela alla luce, con semplice aceto e sale, e ponetela nei vostri arredi. E' un oggetto simbolo di una tradizione importante ma soprattutto della cultura di una generazione fondata sul lavoro nei nostri campi.

di Angelo Cervi


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